domenica 13 febbraio 2011

ANPI Fermignano alla Manifestazione "Se non ora, quando?"

E' con immenso piacere che intervengo a nome della Sezione ANPI di Fermignano a questa manifestazione spontanea di cittadine libere.

Come Associazione infatti cerchiamo di essere sempre presenti per il sostegno di cittadini attivi che  ritengono lesi alcuni diritti fondamentali.

Ci sentiamo parte di questo movimento spontaneo e siamo con voi.

Noi della Sezione ANPI Fermignano crediamo che i comportamenti indecorosi del Presidente del consiglio non siano l'unico motivo per cui oggi siamo in piazza. Quei comportamenti forse si potrebbero definire come la ciliegina su una amara torta.
Crediamo che la lesione della dignità della donna, vilmente ridotta a mero oggetto dell'uomo, ad uso strumentale del potere, per quanto squallido, non sia l'unico motivo per cui siamo in piazza oggi.

Anche se non ci riconosciamo nel modello che vuole il potere intoccabile e senza controllo.
Non ci riconosciamo in quella società che ci impone di piegarci al potere per il raggiungimento delle nostre aspirazioni personali, qualunque esse siano,
Non ci riconosciamo in quella società in cui "il fine giustifica i mezzi" senza il rispetto delle regole comuni.
Non ci riconosciamo in quella società in cui la costituzione repubblicana per la quale molte delle nostre madri e dei nostri padri hanno dato la vita, non viene applicata o viene sistematicamente disattesa.

Anche se non ci riconosciamo in tutto questo, devo anche dire che oggi siamo felici.
Siamo felici perchè crediamo che oltre alle motivazioni dette ci sia un altro punto che a nostro parere è fondamentale.
Oggi siamo qui per dire chiaramente a noi stesse e a noi stessi che è arrivata l'ora di realizzare una società davvero paritaria.
Per dire a noi stessi e a noi stesse che è giunta l'ora di impegnarsi in prima persona per dare attuazione a quell'articolo 3 della costituzione tanto importante quanto disatteso.
Vedete, la dignità di cittadinanza senza distinzioni di sesso, razza, lingua, opinioni o religioni, espressa nel terzo articolo dei principi fondamentali è una delle grandi conquiste costituzionali.
Per questo è importante che noi tutti iniziamo questa nuova rivoluzione culturale.

Oggi, dicevo, siamo felici.
Siamo felici perchè in questa piazza diciamo finalmente, senza distinzione di opinioni politiche, che non ci riconosciamo nel modello di società che ci viene imposto da 30 anni.
Nella nostra storia l'evoluzione dell'emancipazione femminile ha avuto notevoli difficoltà.
Dopo il primo voto a Suffragio Universale, per l'elezione dell'Assemblea Costituente sono venuti i movimenti femministi degli anni 60 e 70 che ci hanno certamente facilitato il passo, aprendoci realmente gl'occhi su quali dovevano essere gli obiettivi per la realizzazione di una società giusta in cui ogni cittadina e cittadino poteva ambire al raggiungimento delle proprie aspirazioni.
Ma, l'avvento di un certo benessere dato dal boom economico di quegli anni, ci ha forse fatto perdere di vista i veri obiettivi.
E' arrivata l'ora di riprendere in mano le redini del nostro sviluppo e soprattutto di disegnare una società differente a questa.
Davanti a questo obiettivo nessuno di noi può esimersi dal lavoro che ci si presta davanti, ognuno nel proprio ambito e secondo le proprie competenze.

 Oggi siamo felici perchè vediamo le tante donne che sono qui intervenute a sostegno della dignità di genere prima di tutto.

Oggi siamo felici perchè vediamo quanti, siano essi uomini o donne, oggi testimoniano l'alto valore dell'articolo 3 della costituzione.

Oggi siamo felici perchè sappiamo di non essere più i soli o i pochi che portano avanti questa battaglia di libertà e di progresso. Con noi e come noi, oggi, domani e nei giorni a venire, in migliaia di altre piazze, ci sono e ci saranno milioni di persone che ribadiscono che la nostra idea di società è diversa da questa.

Oggi infine siamo felici perchè mi è fin troppo facile fare un paragone con le migliaia di donne della resistenza che, civile o armata che fosse, hanno preso parte alla costruzione di questo nostro paese.
Donne che hanno contribuito con il loro sangue e con il loro dolore a redigere quella magnifica carta che chiamiamo costituzione.
Donne della nostra terra come Leda Antinori a Fano o Angela Lazzarini a Macerata Feltria che hanno pagato con la vita le azioni di supporto ai Partigiani, oppure donne come Valchiria Terradurapartigiana combattente a dare ordini ai compagni partigiani della 5 brigata Garibaldi di Pesaro.

Voi donne siete come loro.
La vostra battaglia è la nostra battaglia.
La vostra resistenza è la nostra resistenza.

Per questo oggi vi ringraziamo.
Alessandro Betonica
Presidente della Sezione 
ANPI Fermignano

mercoledì 9 febbraio 2011

Se non ora, Quando?

L'ANPI Fermignano promuovendo l'azione attiva della cittadinanza, comunica che prenderà parte alle iniziative per il sostegno della dignità della Donna e del decoro Istituzionale.
Saremo presenti nelle Piazze di Fermignano (Sabato 12 Feb. ore 17:00 Piazza Garibaldi) e di Urbino (Domenica 13 Feb. ore 16:00 Piazza della Repubblica) per ribadire che come dichiarato dall'articolo 3 della nostra carta costituzionale, i Partigiani versarono il loro sangue per costruire un'Italia diversa da quelle che, indegnamente, priva la donna di ogni dignità e la costringe ad una esistenza usa e getta, sottomessa al potere maschile.
Ringraziando gli organizzatori per il lavoro profuso.